Sunday, September 14, 2008

Back from the USA (part 2)

Siamo entrati nel parco del Grand Canyon dall'accesso EST, dopo aver attraversato una riserva indiana dei Navajo. Siamo in una altopiano sterminato, siamo a piu' di 1000 mt ma intorno e' tutto piatto,le montagne sono  lontane.

Passata la barra che segna l'entrata del Parco, percorriamo qualche kilometro e troviamo subito un segnale che indica un punto panoramico. Sono circa le 7 e io ho guidato per circa 3 ore. Siamo stanche e non vediamo l'ora di arrivare in stanza e riposarci un po', ma non si puo' resistere alla tentazione del primo sguardo al Grand Canyon. Parcheggiamo la macchina e scendiamo, superiamo un
 paio di alberi e raggiungiamo la b
alaustra: MERAVIGLIA DELLE MERAVIGLIE, davanti a noi c'e' uno spettacolo fantastico e ...grandissimo!
Ora capisco perche'  lo chiamano "Grand" Canyon, e' immenso, non si riesce a vederne la fine!
Ed e' tinto della luce rosa del tramonto...straordinario!

Davvero non potevo immaginarlo cosi' imponente e magnifico come mi e' apparso la prima volta e tutte le altre volte 
che l'ho osservato, ammirato, fotografato e ...contemplato!

Siamo giunte alla fine del viaggio, dopo tr
e notti in questo posto fantastico, rifacciamo le valigie e partiamo alla volta di Las Vegas, si torna indietro. Li' ci divideremo, Sophie tornera' a Houston e noi prima a San Francisco , poi New York e infine Bristol.

Questo viaggio e' stato super! A volte e' stato faticoso, sempre in macchina, ogni giorno rifar
e i bagagli e ripartire; ma lo rifarei mille volte, perche' e' una di quelle esperienze che rimangono impresse, una di quelle avventure che insegnano molto, una lezione di geografia, scienze e storia lunga 2 settimane.

Decisamente felice di aver scelto di farlo!!!!!

Sunday, September 07, 2008

Back from the USA

Purtroppo non ho potuto scrivere il diario di uno dei viaggi piu' belli che abbia mai fatto.
Cerchero' di raccogliere in poche righe i molti pensieri ed emozioni che mi hanno attraversato la mente in questi ultimi 14 giorni.

Sicuramente questo e' stato il viaggio piu' spettacolare, visto che ho avuto modo di vedere panorami straordinari nonche' molto lontani dai paesaggi "europei" che ho visto finora.

Partiamo da San Francisco, una citta' molto vivace e solare, con il suo panorama sulla baia, chiuso dal mitico golden gate. Una citta' tutta sali e scendi, percorsa dalle altrettanto famose "cable car"; anche solo viaggiare su una di queste specie di "funicolari" e' estremamente divertente! Su e giu' per San Francisco, attraversando Chinatown e i suoi profumi orientali, North Beach, la Little Italy della West Coast, per arrivare al Fisherman Wharfs, proprio sul mare, e mangiare un bel...granchio!!!! Che buono!!!

Abbiamo (io e la Vale) percorso tutta la baia in bici, attraversato il ponte e poi abbiamo preso il traghetto nella deliziosa Sausalito per ritornare dall'altra parte della baia. "Sotto questo sole...bello pedalare...rossi col fiatone..."

Il terzo giorno ci ha raggiunto Sophie, da Houston, ed e' iniziato il viaggio verso il Grand Canyon. On the road, come ho sempre sognato, su un elegante SUV bianco (coattissime!!!) sulle immense autostrade americane. Puntiamo verso Yosemite.

Yosemite National Park (CA): 
il primo dei 5 Parchi Nazionali che visiteremo in questa vacanza.
Bello, con alti picchi di pietra, cascate, prati e laghi (secchi per la verita', in questa stagione).
A colpirmi non e' solo il panorama naturale ma anche la perfetta macchina organizzativa americana, che fa funzionare tutto precisamente, con grande efficienza. E poi qui vedo il signor...RANGER!!!!
A Yosemite, passiamo quasi due giorni e poi si parte alla volta del deserto:

Death Valley National Park (CA).
Io il deserto non l'ho mai visto, ma questa non e' la valle della morte ma piu' che altro del silenzio. Nel punto piu basso del Nord America (85mt sotto il livello del mare), c'e' un silenzio irreale. Siamo sole perche' sono le 7 di mattina (piu' tardi toccheremo i 50 gradi) ma anche perche' questo immenso territorio, una volta popolato dagli indiani, non e' abitato da molti, praticato da pochi, viste le temperature torride.

Las Vegas (NV)!
Questa citta' incredibile spunta nel bel mezzo del deserto. Dopo fantasmi di cittadelle, agglomerati di prefabbricati e di roulotte (gli States sono la nazione del "sogno americano", ma chi fallisce il sogno si ritrova a vivere in un camper) spuntano i grattacieli dei casino'; tutti nomi rinomati e risentiti: il Bellagio (Bel-la-gi-o), Paris, New York New York, Planet Hollywood e il Caesars Palace (nel quale abiamo soggiornato, per il solo gusto di farsi un tuffo nella piscina chiamata - e ho detto tutto- "il giardino degli Dei"!). Vegas, come la chiamano gli americani, e' un immenso luna park per grandi, tutto finto, tutto ricostruito copiando capolavori di altri luoghi, tutto fatto con l'unico scopo di scucirti dei soldi. Qualcuno mi ha chiesto se e' necessario vestirsi in un certo modo per entrare al casino', ebbene no! ci si puo' andare in pigiama e pantofole. Tutte le strade conducono a Roma, come tutti i corridoi dell'albergo conducono al proprio casino', che tu voglia farti un giro per negozi, un tuffo in piscina o una lauta colazione, sempre dal casino' devi passare (e intanto butti un quartino nella slot machine che hai visto mai...). Qui si perde la cognizione del tempo, ma non noi, che dopo una notte siamo risalite in macchina alla volta dei canyon...

Zion National Park (UT).
Il primo canyon. Le rocce rossastre, il verde di contrasto,  la gola scavata dal fiume.
Qui siamo al livello dell'acqua e le rocce si ergono alte ai lati. Gli scoiattoli sono quasi animali domestici, non si impauriscono e non scappano alla vista delle persone. Facciamo due brevi passeggiate e poi usufruiamo dell'efficientissimo pulmino messo a disposizione dei visitatori (gratis, ovviamente). Qui la vista e' radicalmente diversa da tutto cio' che ho visto finora.
Mi sembra veramente "America"!

Bryce Canyon National Park (UT).
Un latro canyon, piu' piccolo, ma di gran lunga piu' spettacolare del precedente, a mio avviso.
Qui la roccia e' stata erosa in modo particolare, a formare colonne come piloni, quasi con sembianze umane. La roccia e' tra il rosa, l'arancio e il rosso e contrasta con il verde della vegetazione che cresce nel canyon. Piu' piccolo di Zion, Bryce si apre come un anfiteatro alla vista di chi si affaccia da uno dei punti panoramici. Bellissimo, unico!

2 canyon e gia' mi sembra di aver visto tutto. Ormai so cosa aspettarmi dal ... Grand Canyon!

to be continued...